Forma Urbis Neapolis | FUN

La retrodatazione, ormai acquisita sulla base delle recenti scoperte archeologiche condotte in occasione della costruzione della Metropolitana cittadina, della fondazione di Neapolis dal 470 a.C. all’ultimo quarto del VI secolo a.C., impone una riconsiderazione di quanto sinora sostenuto dagli studiosi, richiedendo un’analisi più puntuale della genesi del tracciato al fine di valutare i reali fattori urbanistici che furono alla base dell’atto fondativo della Nea-Pòlis ed evitare così imbarazzanti commistioni tra studi accademico-scientifici e racconti leggendari ed esoterici, dannosi per una corretta lettura storica. Sino ad oggi, infatti, non sono stati chiariti molti punti su un tema così controverso.

La complessa struttura della città greca esige ormai una più attenta lettura allo scopo di individuarne la matrice geometrica e il significato. Come scrive Fausto Longo, “gli studi sugli impianti urbani, in particolare quelli regolari e ancor più quelli ortogonali, hanno già da tempo messo in rilievo la grande perizia degli addetti alla spartizione dell’asty (Città) e della chora (campagna) e, indirettamente, le riflessioni astratte matematico-geometriche applicabili alla divisione dello spazio su cui imperniavano i principi teorici fondamentali… Non c’è dubbio, tuttavia, che lo studio della divisione delle città come della chora da un punto di vista geometrico astratto e pratico sia un fenomeno ancora da esplorare e da comprendere sino in fondo. Nel caso specifico di Neapolis lo studio della struttura urbana consente forse di cogliere la base teorica che è all’origine della città…”.

Il progetto Forma Urbis Neapolis, articolato su un programma biennale, parte proprio dalle recenti ipotesi sulla forma originaria di Neapolis avanzate da Fausto Longo e Teresa Tauro, e dalla lunga esperienza maturata dal CIRICE in materia di storia urbana e iconografia della città di Napoli. La ricerca si fonderà sullo studio della genesi urbanistica di Napoli greca e della sua evoluzione fino a tutta l’età antica, facendo uso di tutte le possibili fonti bibliografiche – storico-architettoniche, archeologiche, letterarie, periegetiche – e di quelle archivistiche e iconografiche, edite o inedite, e sarà teso all’elaborazione di una mappa digitale che conterrà, su più layer, tutte le informazioni finora acquisite in materia archeologica, confrontate con i dati geomorfologici, con la cartografia storica urbana opportunamente elaborata, con le ipotesi storico-urbanistiche sinora sostenute e con quelle sostenibili su base scientifica.

Si tratta quindi della redazione di una mappa georeferenziata che presenti su diversi livelli la carta geomorfologica, il rilievo aerofotogrammetrico attuale, la pianta di tutti i resti archeologici noti e altri layer, tra cui quelli della mappa storica digitale interattiva del centro storico elaborata dal CIRICE con la Bibliotheca Hertziana in occasione del recente progetto Naples Digital Archive, nonché ogni altro studio storico-cartografico e aerofotografico da ritenersi utile all’analisi della maglia urbana antica e alla verifica delle ipotesi circa la sua matrice geometrico-urbanistica.

In particolare, nell’indagine sul disegno della Città Antica saranno tenuti in debito conto i fattori teorici, geomorfologici, funzionali e tipologici che hanno ispirato le scelte urbanistiche coloniali, cercando di pervenire alle ipotesi oggi maggiormente sostenibili sulla generale forma urbana, sulla localizzazione degli impianti pubblici, sulla distribuzione e forma delle residenze all’interno degli isolati, sull’andamento delle mura in rapporto alla morfologia del suolo, sull’ubicazione delle porte e delle necropoli cittadine. La messa a sistema di tali informazioni e ipotesi su base digitale consentirà la creazione della mappa, interrogabile in ragione della banca dati così costruita, alfanumerica e grafica, e dei tematismi individuati.

Si è quindi provveduto alla formazione di un gruppo di lavoro che facesse riferimento alla lunga tradizione ed esperienza del CIRICE in materia di immagine storica urbana e del paesaggio, con particolare attenzione alla rappresentazione delle città della Campania e del suo capoluogo. A partire dagli studi di Cesare de Seta, fondatore del Centro nel 1995, fino a quelli di Alfredo Buccaro e della sua équipe, nel corso di oltre un ventennio il CIRICE ha potuto sperimentare le più avanzate metodologie d’indagine sul territorio urbano, atte da un lato a porre a sistema tutte le conoscenze e i dati alfanumerici e cartografici utili all’analisi del disegno storico della città, dall’altro a fornire ad amministratori pubblici e operatori culturali – dagli studiosi agli addetti al settore dei beni culturali e del turismo – uno strumento di particolare importanza per la conoscenza e la valorizzazione del centro antico meglio conservato d’Europa e parte più significativa del centro storico di Napoli, Patrimonio UNESCO dal 1995.

Il gruppo di lavoro, formato dallo staff del CIRICE con l’arch. Teresa Tauro, a cui si deve la prima idea di progetto, si avvale dell’autorevole consulenza degli studiosi impegnati da decenni sul tema della Città Antica e della sua struttura, quali Emanuele Greco, Stefano De Caro, Alfonso Mele, Fausto Longo, Francesca Longobardo, che hanno già aderito all’iniziativa.

Si prevede, a seguito della creazione della mappa digitale e all’allestimento della relativa banda dati, l’edizione di un volume in open access a cura di CIRICE-FedOA University Press, oltre che nel formato a stampa, che possa fungere da riscontro per la diffusione dell’opera scientifica e da caposaldo per i futuri studi sulla materia.